Come potenziare la capacità decisionale e la proattività delle persone?
Per promuovere una cultura aziendale basata sulla responsabilità e sull’intraprendenza, è importante potenziare le competenze decisionali delle persone. Questo richiede una formazione specifica sulle tecniche di decision making, la costruzione di percorsi di autoconsapevolezza e lo sviluppo della capacità di essere responsabili. Inoltre, è importante stimolare l’intraprendenza e la capacità di tollerare l’incertezza, insieme con una buona cultura del feedback. Infine, è importante orientare l’organizzazione verso lo sviluppo delle capacità di delega, dell’intelligenza collettiva e della condivisione della responsabilità e delle informazioni.
Ecco alcune attività che possono essere integrate all’interno dei programmi di formazione e sviluppo:
In conclusione, per potenziare la capacità decisionale e la proattività delle persone, offriamo una formazione specifica sulle tecniche di decision making, promuoviamo l’autoconsapevolezza e lo sviluppo della responsabilità, favoriamo la tolleranza all’incertezza e l’apprendimento dagli errori, educando il management a una cultura del feedback orientata allo sviluppo. Inoltre, orientiamo l’organizzazione verso lo sviluppo delle capacità di delega, dell’intelligenza collettiva e della condivisione della responsabilità e delle informazioni. Questo crea un ambiente in cui i dipendenti sono in grado di prendere decisioni consapevoli, agire in modo proattivo e contribuire al successo dell’organizzazione.
Per noi è sempre comunque di grande importanza articolare le nostre proposte formative e di sviluppo organizzativo in coerenza con il più ampio sistema delle prassi e dei processi organizzativi, della specifica cultura organizzativa del partner cliente e della sua people strategy: sotto questo profilo, per noi il Taylor Made è sempre necessario. E la consulenza, un dovere: per questo alle attività prettamente formative affianchiamo spesso attività di sviluppo di più ampia portata che coinvolgono le persone “oltre l’aula”, sia essa reale o virtuale, per mettersi in gioco “davvero” nella realtà di ogni giorno.