• rappresenta un metodo di vita, una postura, un atteggiamento fondato sulla profonda convinzione che ascoltare e dare espressione ai nostri bisogni e alle nostre qualità sia una conquista, capace di aprire nuovi orizzonti nella vita e nel lavoro;
• costituisce un metodo di sviluppo professionale, basato sull’idea che esprimere il proprio potenziale sia un processo continuo di coltivazione delle proprie qualità personali;
• è l’arte di affrontare e governare le sfide del cambiamento, riconoscendo e superando schemi limitanti per liberare le proprie capacità di leadership: gestire il cambiamento significa lavorare sulla consapevolezza di abitudini e mindset che ci frenano, promuovendo un approccio centrato, aperto e consapevole delle relazioni con collaboratori, team, clienti e stakeholders.
• funziona come una disciplina: si apprende e si mantiene come una lingua o l’utilizzo di uno strumento musicale.

In altre parole, la Padronanza Personale consente alle persone di diventare più capaci e attente nel gestire gli ostacoli esterni, imparando a riconoscere, evitare e trasformare quelli interni.
Riconoscere e individuare gli ostacoli interiori nascosti e il loro impatto consente di accedere ad un livello di consapevolezza più profondo, da cui può emergere il pieno potenziale di persone, team e organizzazioni. Questa comprensione libera e attiva il potenziale, sia nelle interazioni quotidiane che nella realizzazione di progetti più ambiziosi.

• è una prassi specifica che applica i principi della Padronanza Personale attraverso un modello dialogico e interattivo, al fine di promuovere un processo di chiarimento continuo dell’atteggiamento interiore di una persona verso la realtà esterna. Questo approccio permette, dunque, di esaminare i presupposti e le premesse con cui il facilitato agisce e si relaziona agli altri, per valutarne l’adeguatezza rispetto alle sue motivazioni, ai suoi obiettivi e alla realtà concreta;
• a differenza delle modalità prescrittive, segue un approccio “aperto”: non si basa su un’adesione rigida a metodi precostituiti o “corsie prefabbricate”. Al contrario, la Facilitazione della Padronanza Personale cerca di trovare, di volta in volta, “la strada giusta” attraverso un dialogo chiarificatore, che si adatta alle esigenze e alle peculiarità dell’individuo, favorendo così una visione più chiara e consapevole di sè e del proprio agire.

Infine, il ruolo del facilitatore si fonda su un atteggiamento di rispetto per l’altro e per le sue scelte, e si esprime attraverso un dialogo privo di giudizio o critica. La missione del facilitatore è quella di provocare e scuotere il pensiero del facilitato, aiutandolo a riconoscere quando e dove la sua visione delle cose gli impedisce di agire in modo efficace, limitando il suo potenziale.

• è una figura professionale che stimola e supporta il riconoscimento e la modifica di abitudini e convinzioni limitanti, favorendo al contempo l’individuazione di nuove forme di pensiero, azione e relazione.
• Il processo di facilitazione ha inizio quando la facilitata o il facilitato, in piena autonomia e responsabilità, riconosce che qualche aspetto di sé non sia più utile né funzionale al proprio equilibrio di vita professionale.
• L’obiettivo della facilitatrice o del facilitatore è che la Padronanza Personale possa diventare un riferimento per i clienti facilitati (professionisti, leader o gruppi di lavoro), proponendo un modello dialogico basato su ciò che coltiva in prima persona, attraverso continue sperimentazioni e apprendimenti, finalizzato a sviluppare la nobile e antica pratica del perfezionamento personale.

A conclusione del percorso propedeutico alla Padronanza Personale, sarà possibile richiedere all’associazione “Fondamenti – Facilitatori della Padronanza Personale” l’accesso ai suoi livelli di qualificazione continua, previo colloquio di verifica dei requisiti e del progetto professionale.

I percorsi di qualificazione sono strutturati in 3 livelli modulari, distinti ma interconnessi, e ogni praticante avrà la possibilità di scegliere quello più aderente ai propri obiettivi professionali.

Al completamento dei requisiti per ciascuno dei tre livelli, l’Associazione Fondamenti rilascia un attestato di Qualifica Professionale di Facilitatrice/Facilitatore della Padronanza Personale, in base al monte ore svolte nei livelli di cui sopra (collegate al sistema dei crediti Fondamenti), in conformità alla Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 art. 7 (lett. a, b, c, d) e art. 8.

I possessori dell’attestato verranno inseriti su base annua nel Registro Nazionale dei Facilitatori della Padronanza Personale, riconosciuto e approvato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Attestato di Qualità, qualificazione professionale del servizio prestato e appartenenza al Registro Nazionale dei Facilitatori della Padronanza Personale hanno una durata che corrisponde all’iscrizione annuale all’Associazione.